| Il dimenticato Cristiano Doni |
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È
euforico l'ambiente biancoblu all'indomani del successo esterno contro il
Galatasaray e soprattutto per aver lasciato l’Atletico Diego Armando
dietro di otto punti. Non è stato il protagonista di domenica per colpa
dell’amnesia del suo presidente, ma Cristiano Doni è un elemento quasi
insostituibile per la squadra di Davide: "Non so come diavolo sia
successo, Davide è letteralmente andato fuori di testa. Come si fa a
dimenticare uno come me? E’ follia pura. Consiglio una bella dose di
pesce, un po’ di fosforo gli farebbe bene. E’ pazzesco, quando ho
letto la formazione non credevo ai miei occhi. Semioli, Jankulovski,
Pecchia, Il
fantasista ribadisce quello che è il preciso ordine societario: non
mollare soprattutto a livello psicologico, soprattutto contro le piccole e
battere ADA e MPFC assolutamente. E poi continua la sua analisi con un
monito: "Otto punti su ADA e MPFC non sono poi così tanti, ci
sono ancora troppe partite. Dovremo stringere i denti e combattere ancora
per molto tempo. Nelle parole di Giorgio ieri dopo la sconfitta ho sentito
tanta rabbia, Prodi non molla mai e lo dimostrerà ancora una volta".
Quanto a BR e al momento magico che sta vivendo, Doni spiega: "In
questo periodo giochiamo in grande scioltezza, la fiducia arriva dai tanti
risultati positivi inanellati. Se in futuro dovessero arrivare delle
sconfitte non dovremo abbatterci, dovremo aver ben chiaro il concetto che
questa squadra può far suo il risultato in qualsiasi situazione. Abbiamo
tante qualità, con la concentrazione giusta sapremo reagire ad ogni
possibile flessione, speriamo solo che Davide la smetta di dimenticarsi
per strada gente come Cristiano Doni". Anche
il portiere Marchegiani ha parlato del bel momento della squadra: "La
forza di questa squadra sono la grande fiducia che noi abbiamo in Davide e la
stessa grande concentrazione
- dice il portiere - con la quale il nostro manager affronta ogni incontro.
Il suo è quasi un rituale, ogni mattina si alza presto, va a Porta
Trento, si mangia il suo kebab, torna a Virle, qualche giro intorno
all'isolato e su per la Valle e poi stila la formazione. Anche con
il Galatasaray, quando il gol sembrava non arrivare (8 gol???!!!), non ci
siamo demoralizzati e abbiamo continuato a credere in Davide, lui ci
salverà, la sua stella ci proteggerà.
Credo che questo sia il modo giusto per affrontare i prossimi decisivi
incontri: confidare nella stella di Davide, sebbene a qualcuno questa cosa
potrà far storcere il naso, ciascun giocatore porta in campo sul petto un
medaglione con la stella di Davide e al suo interno un santino del nostro
manager, è lui che ci dà la forza con la sua energia".
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servizio di Enomis Inoracs |