15 Luglio 2005, 0.41
Una stagione da protagonisti, ad un passo dal podio, nel pieno della Zona Pentacup. Poi il crollo finale che rovina tutto, anche il Sei Nazioni. Stagione amara a Treponti.
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 BLUES 2005
 
TREPONTI, 15 luglio - Parliamo oggi dei Blues, la potenziale prima squadra di Treponti, guidata dal vulcanico Angelo Fantazamparini, un personaggio tutto grinta e muscoli, che promette battaglia per la prossima stagione. E tanta ne ha già data quest'anno, guidando i suoi Blues al galoppo lungo la classifica del Campionato, su e giù tra podio e zona Pentacup, per poi chiudere con rimpianto ad un soffio dalla gloria. Sinteticamente è questa la stagione dei blu di via Mantova, a lungo in lizza per la zona Pentacup, il crollo finale ha compromesso tutto. Peccato.

Come detto la squadra di Angelo era una buona compagine, una rosa non particolarmente ampia, ma ben assortita di glorie, promesse, scommesse e qualche bidone, è il caso di dirlo. All'asta i Blues si erano accaparrati il miglior portiere al mondo, tale Nelson Dida, con al seguito Christian Abbiati. Insomma, un bel punto di partenza, non c'è che dire. Ma non contenti, il reparto arretrato presentava due colonne come Thuram e Alessandro Nesta, con in appoggio niente poco di meno che Natali. Dietro al tridente di difesa a supporto onesti pedatori come Maltagliati, Bellini, Mignani e Rivalta. Gente sempre pronta quando serve. A centrocampo un altro mix di sostanza, qualità e speranza. Primo su tutti Pizarro, il faro blu; ad illuminare la zona mediana del campo, altre due splendide lampadine, Pinardi e Ledesma, pedatori coi fiocchi. Di contorno, come delle buone patatine, De Rossi, Nervo, Damiano Zenoni  e Obodo. Insomma, un signor centrocampo. Infine l'attacco, la zona del campo dove il lavoro operaio degli altri reparti viene concretizzato. Vieri e Pippo Inzaghi sono le due punte diamante su cui Angelo investe le speranze, con il supporto di Cipriani, Saudati e Tiribocchi. Sia Inzaghi che Vieri non godono di ottima forma al momento dell'acquisto, il timore è che sia un buco nell'acqua. E purtroppo è così.

I Blues si dimostrano squadra solida e tenace, dura da affrontare, una mina vagante, ma il loro punto debole è proprio l'attacco, orfano di Pippo e del Bobo migliore, gli uomini di Angelo faticano a sfondare le difese avversarie. La nuova verve del presidente trepontino consentono però ai blu di rimediare in parte a questo gap con l'acquisto in corsa di Montella, incredibilmente rinato in questa stagione. I gol del campano e quelli, pochi ma preziosi, di Tiribocchi e Cipriani consentono ai Blues di tenere un'andatura buona, tale da permettergli di chiudere al 5° posto, ad un punto dal podio, occupato dai Blackburn e Miei Prodi. Insomma, l'inizio era promettente. Il problema era mantenere questo ritmo con un unico attaccante prolifico, la latitanza di Vieri e il perenne infortunato Inzaghi non lasciavano molta strada, bisogna sperare che Vincenzino continuasse così. E in un certo senso non ha mollato il ragazzo, infatti, anche il secondo round finisce coi Blues ad un punto dal podio virtuale (il podio del round). Quelli di Treponti fanno sul serio, se continuano così, terzo quarto posto sicuro... Purtroppo per loro, la macchina si inceppa, gradualmente, ma si inceppa. Montella perde la vena e cade in uno stato di catalessi, la fortuna vuole che Vieri si risvegli, ma non abbastanza, non è il solito Bobo, è più simile ad un Marazzina. Pizarro illumina ma non abbaglia, Nesta e Thuram reggono, ma non sovrastano. I Blues non crollano, ma cedono terreno, chiudono con tre punti in meno rispetto alla media. Il vento comincia a girare, inesorabile invece è il crollo finale, nella Volata Finale che vale una stagione, i Blues raccolgono 1 punto in 5 gare, come il Benfico. Devastante. Un disastro per Angelo e i suoi che si vedono sfilare come una macchina senza benzina da tutti gli altri concorrenti. Passa la Dinamo, passa Fight Club, i blu chiudono all'8° posto, ad un soffio dalla gloria, nel mare dei rimpianti.

Delusione? Beh, vista tutta la stagione vissuta da protagonisti, i Blues si aspettavano qualcosa di più dalla sorte, invece il fato si è ripreso tutto alla fine. Se guardiamo la classifica per punti effettivi, i Blues sono addirittura 9°. Magra consolazione avere virtualmente guadagnato una posizione, a Treponti ci credevano davvero.

Ci credevano si, specialmente nel Sei Nazioni, dove l'accoppiata, solo in termini di giocatori, Angy-Gabri ha fatto faville, centrando addirittura la finale. Un'occasione anche questa per i Blues di realizzare un sogno. Senza strafare, Treponti ha trotterellato, cogliendo le vittorie giuste al momento giusto. Poi sul più bello la fregatura, Angy ignora l'assenza del fantasma in questa competizione e manda in campo un emmenthal. Inspiegabilmente per altro riesce a conquistarsi la bella, per il rotto della cuffia. Purtroppo però anche nella bella gli uomini di Treponti non riescono a tirare fuori niente di buono. Finisce male, sfuma il sogno, ancora una volta ad un soffio dalla gloria.

Chi ha convinto: Dida, un portiere con la P maiuscola. Thuram, Pizarro, Ledesma, Pinardi e Zenoni. Non stratosferici, ma certamente convincenti, sicuramente utili e costruttivi. Cipriani, Montella e Tiribocchi, se consideriamo la prima metà campionato.

Chi ha deluso: Nesta, non ha mai impressionato, e lui ci aveva abituato a questo. Natali, specie nella prima parte, ha sofferto. Obodo, De Rossi e Nervo, sempre in bilico tra il posto da titolare e la panca, buoni quando c'erano, ma mai certezze. Vieri, irriconoscibile. Pippo Inzaghi, mai sceso in campo. Cipriani, Montella e Tiribocchi se consideriamo la seconda parte della stagione, letteralmente scomparsi, altro che fantasmi.

In conclusione, a Treponti c'è voglia di rifarsi, l'8° posto per com'è andata brucia, lascia l'amaro in bocca e la voglia di rivincità è forte. Ne vedremo delle belle da settembre con quella sagoma di Angelo Fantazamparini.

 

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